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15 settembre 2009

madre terra

Più passa il tempo e più la mia mente si confonde, si perde.
Lavora silenziosa rifuggendo la parola.
E, per quanto inspiegabile possa apparire, impone al corpo di muoversi e di stancarsi.
Attraverso la stanchezza fisica essa accarezza la speranza di oblio.
Così, nonostante la mia inesperienza, mi sono data anche al lavoro dei campi.
Un'esperienza di fatica, di sole, di caldo, di luce, di silenziosa compagnia, qualche risata.
E vento e quiete nella sera aspettando il freddo chiarore della luna.
Sensazioni di pace che fanno dimenticare la fatica delle braccia, il sudore che brucia cadendo negli occhi, la pelle completamente rovinata nonostante la massima protezione solare.
Madre terra si è messa in comunicazione con la mi anima solitaria...




Immagine dal web


4 commenti:

  1. Che belle parole, piene di saggezza e serenità. Ma sono tue???Sesi complimenti, se no, vanno bene uguale, sono molto belle. Brava.

    Un salutissimo, Sergio il Capocomitiva.

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  2. Sì, sono parole mie. Grazie di cuore

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  3. Tornare alla terra significa, a parer mio, riappropriarsi di se stessi, riappropriarsi della propria individualità senza tradire il mondo perchè quando siamo a contatto con la terra siamo allo stesso tempo insintonia con il mondo e con noi stessi.
    Bel post, davvero bel post :))

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  4. Bisogno di tornare a toccare con mano ciò che è nascosto dentro di noi e che vuole essere ascoltato...

    ...bellissimo post!

    Blue

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