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09 maggio 2005

La fine del viaggio terrestre

 L’ULTIMA POESIA

Il termine. La vetta di quella scoscesa serpentina ecco si approssimava, ormai era vicina,ne davano un chiaro avvertimento i magri rimasugli della tappa pellegrina su alla celestiale cima poco sopra, alla vista, che spazio si sarebbe aperto dal culmine raggiunto, immaginarlo già era beatitudine concessa più che al suo desiderio, al suo tormento,sì l’immensità, la luce, ma quiete vera ci sarebbe stata,lì avrebbe la sua impresa avuto il luminoso assolvimento da se stessa nella trasparente spera o nasceva una nuova impossibile scalata questo temeva, questo desiderava.

                                        Mario Luzi 

4 commenti:

  1. eppure io credo che pure chi non crede, sappia che il paradiso sta alla fine di una serpentina. in cima alla montagna.

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  2. e' una splendida poesia visiva......

    molto piu' modestamente:
    Se tu mi amassi......



    Se tu mi amassi,
    non mi sveglieresti alle cinque del mattino
    per dirmi:
    "buon giorno amore,
    dormito bene?
    Se tu mi amassi
    non mi daresti le gomitate nello stomaco
    per starmi piu' vicina!
    Se tu mi amassi,
    non metteresti" Scherzi a parte"
    mentre sto vedendo la partita.
    Se tu mi amassi
    non mi chiameresti "ciccio bello".
    Lo sai che peso
    cento chili!

    occamduelavendetta.splinder.com

    se ti va, visita il sito sopraindicato.
    potresti rischiare il link.........

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  3. AAAHHHHH!!!! occam il matto pure qui!!!!! (baci lambert)
    chiusa parentesi...
    la cima. la si insegue per tutta la vita, certo. Chi è in basso può solo salire, con i mezzi di cui dispone.
    Poi, alla fine, ci sarà solo il vuoto, sotto. Sarà lì, che dovremo provare le nostre ali.
    Reggeranno?
    Un bacio anche a te

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  4. probabilmente sì, caro reporter...
    spero davvero che non ci sia il vuoto...
    Luzi sembrava esserne certo; in tutta la sua opera era alla costante ricerca di un ponte tra essere e divenire, mutamento e identità, tempo ed eternità, nell'incerta speranza che questo possa in qualche modo lenire la penosa insensatezza del vivere.
    "La sua resta comunque una poesia d'elezione, intesa come pratica salvifica da una vita apparentemente priva di senso; in fondo alla quale, tuttavia, resta forse la speranza di una sopravvivenza dell'anima alla morte del corpo."
    Un bacio a te squitto, spero che le ali reggano sempre...
    Un bacio anche al prode Lambert e grazie per la poesia :))

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