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09 gennaio 2007

Il mistero della memoria

Grande è questa facoltà della memoria, molto grande, o mio Dio.
Un santuario vasto e infinito. Chi mai ha potuto toccarne il fondo?
Eppure è una facoltà del mio spirito e appartiene alla mia natura.
Allora io non posso comprendere tutto ciò che sono.
E lo spirito è dunque troppo angusto per comprendere se stesso?
Ed in questo caso, dove fluisce quella parte di sé che non può contenere? Fuori di sé, anziché in sé?
Certo che no.
Come fa allora a comprenderla?
A questo punto sono pieno di meraviglia e lo stupore mi invade. (...)
Eppure il mio sguardo non le ha inghiottite, quando le ho viste con i miei occhi; né sono le cose stesse che io ritrovo in me, bensì le loro immagini; e di ciascuna conosco l'origine e il senso del corpo che l'ha impresso in me.

                               Sant’Agostino  -  Confessioni

2 commenti:

  1. Dobbiamo tendere alla perfezione, per comprendere che tutto è già perfetto così com'è...

    Baci .·:*selina*:·.

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  2. utente anonimo14/1/07 19:38

    ciao simphony..complimenti x questo scritto di sant'Agostino; sai sempre come farci riflettere!
    Mi prendo il lusso di postare una poesia di Kahlil Gibran, anche se esula dall'argomento

    "Ognuno ha qualcosa che desidera donare:
    e così, troppo spesso,
    nessuno è disposto a prendere.
    Poniamo che io abbia una casa
    e inviti gente.
    Verranno e accetteranno la mia casa,
    il mio cibo e perfino le mie idee,
    ma non il mio amore.
    E invece proprio l'amore
    è ciò che la maggior parte di noi
    desidera donare sopra ogni altra cosa. "
    Un sorriso, un abbraccio ed un bacio affettuosi.
    M.G.C

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